prof radini tedeschi

Daniele Radini Tedeschi

Da “Esposizione triennale di arti visive a Roma 2014” - editoriale Giorgio Mondadori

Prof. Daniele Radini Tedeschi – Esposizione Triennale di Roma

Daniela Grifoni nasce a Firenze, anche se attualmente vive e lavora in provincia di Novara.

Il luogo di nascita non svolge un ruolo di poco conto, poiché il capoluogo toscano offre alla Nostra la possibilità di studiare ed elaborare, anche inconsciamente, immagine classiche, alle quali, sicuramente in modo indiretto, si rapporta; nella sua pittura astratta si ravvisa infatti una disposizione ordinata e composta a livello strutturale, in cui le libere armonie compositive tengono a freno, o almeno ci provano, l’incontrollata fuoriuscita di materia cromatica, che sembra eruttare dalla tela come lava dal vulcano.

Non è infatti una coincidenza che Daniela Grifoni definisca le sue opere “magmatiche” laddove esuberanza e compostezza si combinano senza stonature. Nulla è lasciato al caso, nonostante l’impressione sia quella di una pittura spontanea e impulsiva tuttavia l’opera è meditata, facendo si che ogni dettaglio riesca a farsi evocatore di una o più associazione in chi lo osserva.

Daniela Grifoni si è avvicinata alla pittura circa venti anni fa e la sua è stata una carriera in continua ascesa.

Le opere di Daniela Grifoni si distinguono per forza plastica, attraverso la resa, a colpi di spatola, di una fusione di fuoco, terra e colore, dando alla materia una concretezza tale da far apparire i quadri “scultorei”. La scultura è infatti un altro campo in cui la nostra artista si è cimentata con successo. Le sue sono composizioni in divenire, in continua trasformazione, colano e si espandono sulla tela.

Nella tranquillità del suo atelier, sito in un’abazia medievale, nel quale ha ricevuto perfino il principe di Portogallo, trova linfa vitale e ispirazione. Le sue opere si aprono a numerose interpretazioni giocate attraverso una teatralità drammatica generata dai fondi scuri e dai colori sanguigni, che per la loro esuberanza mi ricordano le ben più dilaniate plastiche di Burri.

La sua pittura informale viene però accompagnata da titoli che suggeriscono un’immagine ben determinata come una candela, dei fiori o il frequente rimando agli “astri”.

Daniela Grifoni domina il colore mirabilmente per renderlo funzionale ai suoi strati d’animo: il rosso allusivo al fuoco, al sangue, alla passione, il giallo alla luce, il nero al buio. Di fronte ad un’opera di Daniela Grifoni sembra di assistere ad un prodigio, si è testimoni del momento in cui la pasta cromatica diventa, grazie alla spinta che si divide tra la pulsione dello spirito e del gesto, essa stessa forma.

Condividi su facebook
Condividi su email